Simone Corsi è stato costretto al ritiro, a due giri dal termine, per un problema tecnico, mentre era stabile in ottava posizione.
Non può che esserci grande rammarico in casa Tasca Racing per l’esito dell’ArgentinaGP a Termas de Rio Hondo. Simone Corsi è costretto al ritiro a due giri dal termine mentre l’ottava posizione sembrava ormai un obiettivo consolidato e raggiunto.
Corsi è autore di una gara magistrale, a coronamento di un fine settimana che aveva dato risposta ai molti interrogativi del Team dopo la prova in tono minore del Qatar nonostante un inizio stentato. Niente accesso in Q2 per la moto numero 24, ma Corsi in Q1 è impressionante, scendendo sotto il muro dell’1’43 (1’42″897) e guadagnando la posizione 10 in griglia.
La gara inizia bene e la moto di Tasca Racing guadagna subito due posizioni dalla partenza, complice il ritiro del poleman Vierge (moto spenta durante il Warm Up) e la caduta di Lowes. Corsi è in P8 per tutta la gara e se da un lato non riesce ad attaccare il diretto avversario Luca Marini, dall’altro è abile a non lasciare speranze agli inseguitori, Bulega prima, Navarro poi.
Ma proprio quando la top-10 sembra certa e gli otto punti sembrano già nel sacco arriva la sorpresa. Mancano due giri dal termine, Corsi si ferma improvvisamente e non c’è nulla da fare. La causa è un guasto al cambio e per il rider romano arriva il fischio finale ad un GP che non porta punti ma che proietta nuovamente le speranze del Team verso zone di classifica ambiziose.
Simone Corsi #24 – Rider
“E’ stato un weekend positivo fino a due giri dalla fine, ma un problema tecnico non ci ha permesso di fare un buon piazzamento. Sarebbe stato un gran risultato che serviva a me e a tutto il team. Abbiamo fatto tutta la gara coi migliori ma alla fine non abbiamo portato a casa nulla. Bisogna tuttavia guardare il lato positivo, è stato fatto un gran lavoro, ho acquisito feeling con la moto dopo un periodo non facile e possiamo guardare alle prossime gare con molta fiducia.”
Enrico Tasca – Team Principal
“Quasi non abbiamo parole per quanto è successo. A volte questo sport sa essere veramente beffardo. Abbiamo fatto un salto avanti impressionante: alla vigilia avevamo messo l’accento sulla necessità di riscattarci ed è stato fatto, pertanto è doveroso fare i complimenti ai ragazzi, a Simone (Corsi, ndr) in particolare, perché aveva incarnato la missione e l’ha portata a termine nonostante il ritiro. Supereremo in fretta la delusione, abbiamo dimostrato di essere forti e di poter guardare il futuro con il miglior ottimismo”
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